Stresa annovera tra i suoi ospiti illustri anche un musicista di tutto rilievo: Giovanni Anfossi discendente di Pasquale Anfossi, nato ad Ancona il 6 gennaio 1864 e morto a Milano il 16 novembre 1946, studio composizione e pianoforte al conservatorio di Napoli con Giuseppe Martucci; nel 1887 si diplomo con una sua composizione “Ode all' amore” e l' anno dopo vinse la cattedra di pianoforte al Collegia reale di Verona. Nel 1894 si trasferi a Milano dove fondo e diresse la scuola musicale "Pasquale Anfossi", svolse l 'incarico di insegnante presso il Collegia reale femminile e l'Istituto Bruni-Morandi, e fu per molti anni commissario d'esame al prestigioso conservatorio Verdi. È annoverato tra i migliori maestri di musica e pianoforte, sotto la cui guida si formarono Arturo Benedetti Michelangeli e Luisa Baccara.
Giovanni con la moglie Tina villeggiavano sopra Stresa, in località Alpino, presso una villetta di loro proprieta, edificata tra il 1907 ed il 1908 . La costruzione riveste, tuttora, una certa importanza architettonica e storica, come spiega Andrea Lazzarini: «Il progetto realizzato dal celebra architetto Giuseppe Bagatti Valsecchi (Milano 1845 - Milano 1934), riprende lo stile classico del Cinquecento lombardo, che prevedeva l'impiego di granito, pietra e legno, e ampie decorazioni esterne. La casa, costituita da un unico corpo elevato su due piani, presenta un aspetto austero, essendo decorato solo dalle cornici delle finestre, dai pilastrini lignei che sorreggono la gronda e dalla balconata, anch' essa lignea. Gli interni sono disegnati in stile rinascimentale, con vetrate realizzate in vetro piombato veneziano, le pareti sono finemente decorate con il monogramma AT (Alpe Tina) e un sole stilizzato.
Conserva un'epigrafe in latino dettata dall'arcivescovo di Milano Achille Ratti e futuro papa Pio X , all'epoca direttore della Biblioteca Ambrosiana, spesso ospite di casa Anfossi, il quale commentava: "Qui (nota: la casa) tutto e musica, ed il compito del maestro e quello di tradurre in note la voce superba delta natura". Sul fronte a lago della dimora, si puo invece leggere il motto latino: "Parva Domus, Magna Quies" (piccola casa, grande quiete). Villa Anfossi e conosciuta anche come "Alpe Tina", chiamata cosi in quanto edificata su di un alpeggio e dedicata a Tina, moglie del maestro Giovanni Anfossi di cui era perdutamente innamorato per tutto la vita.
La villa divenne punto di ritrovo e di soggiomo per molti personaggi legati alla cultura ed alla vita sociale milanese ed intemazionale. Dai grandi musicisti come Arturo Toscanini, Guido Cantelli, Ruggero Leoncavalli, all'allievo prediletto del maestro Anfossi, Arturo Benedetti Michelangeli al famoso scrittore, poeta e politico Gabriele D'Annunzio con cui intrattenne un fitto scambio epistolare. La corrispondenza tra l'Anfossi ed il D'Annunzio poteva essere a motivo di Luisa Baccara, non solo allieva del Maestro, ma anche amante del Poeta.
Numerose sono le composizioni del maestro Anfossi quasi tutte per pianoforte, tra cui: Giuochi d'acqua, Visione vermiglia, Sensazione verde, Visione bionda, Tra i fiori: domanda e risposta.